Mediterraneo. La scena iniziale

Ci stavano mandando in missione a Medisti, un'isola sperduta dell'Egeo, la piu` piccola, la piu` lontana, importanza strategica zero. Era una missione O.C., Osservazione e Collegamento. Dovevamo occuparla e segnalare eventuali avvistamenti. Mi avevano affidato un gruppo di uomini presi qua e la`: superstiti di battaglie perdute, sbandati di reggimenti sfasciati. Un plotone di richiamati, come me, sopravissuti per caso. Eliseo Strazzabosco era il mulattiere, gran camminatore, tipo un po` strano. Aveva fatto tutta la guerra con la sua Silvana. Era del suo paese, le voleva bene come a una persona, anzi, di piu`.
- Strazzabosco... dolce l`uva, eh? Viaggio di nozze in nave, isola dell`Egeo... mi sa che stasera...eh?
- Fai finta che non hai sentito niente. Non diamogli soddisfazione!
C`erano i fratelli Munaron, Libero e Felice. Due bravi ragazzi, due montanari che non avevano mai visto il mare. E poi c`erano Lo Russo e Colasanti. Lo Russo aveva fatto la campagna di Africa e si era gudagnato i grani di Sergente Maggiore. Chissa` cosa sarebbe diventato finita la guerra! Colasanti era il marconista e viveva all`ombra del sergente, praticamente in simbiosi. Poi c`era Corrado Noventa, il disertore. Era gia` scappato varie volte. Voleva tornare a casa perche` sua moglie aspettava un bambino. L`ultima volta l`avevano beccato la confine tra Albania e Yugoslavia mentre tentava di tornare in Italia a piedi. Il mio attendente si chiamava Antonio Farina. Si era molto affezionato a me, sempre pronto ad ogni ordine. A volte preveniva anche i miei pensieri.
- Quanto manca, signor Tenente?
- Poco.
- Ci sara` da sparare?
- Speriamo di no.
Магистра

ТПП РФ

СЕРТИФИКАТ 1